Terzo settore e trasparenza, l’incognita sulla pubblicazione online dei contributi della PA

Terzo settore e trasparenza, l’incognita sulla pubblicazione online dei contributi della PA

Non c’è solo l’approvazione del Codice del Terzo settore (DLgs 117/17) a complicare il lavoro dei manager del non profit. In contemporanea è stata approvata anche la nuova “legge sulla concorrenza” (L . 124/17) che all’art 1  comma 125 ha introdotto “a decorrere dall’anno 2018” l’obbligo per “associazioni, onlus e fondazioni” di comunicare “entro il 28 febbraio di ogni anno” tramite il proprio sito internet  i contributi ricevuti da pubblica amministrazione, pena la restituzione delle somme.

Si tratta degli obblighi di trasparenza per gli enti non commerciali che si applicano ad associazioni, Onlus e fondazioni che intrattengono rapporti economici con pubbliche amministrazioni, società pubbliche ed enti controllati, «nonché con società controllate di diritto o di fatto direttamente o indirettamente da pubbliche amministrazioni.
 

La norma pone diversi dubbi in merito alla sua applicazione e alcune sovrapposizioni con la riforma del Terzo Settore. Il primo problema riguarda sicuramente la data di decorrenza della sua applicazione. Non è chiaro infatti se l’obbligo di pubblicazione decorra già a partire dal prossimo 28 febbraio per i contributi ricevuti nell’anno 2017 o se il tutto sia da ottemperare a partire dal 2019.
 Se da un lato un recente articolo pubblicato dal Sole 24 ore sembra dare per certo che l’obbligo di pubblicazione decorra dal 2019 sui contributi 2018, il Forum del Terzo Settore allerta i suoi soci in assenza di un chiarimento risolutivo da parte del MISE. 

L’Anac, interpellata sul tema dal Sole 24 ore, lamenta che la norma, pure andando nella giusta direzione, sarà difficilmente applicabile nell’immediato perché non stabilisce a chi spetta la vigilanza, chi è tenuto a irrogare le sanzioni e quali sono le conseguenze di una eventuale rifiuto a restituire le somme percepite. Come a dire che all’Anticorruzione  danno per scontato che gli obblighi di pubblicazione non possano partire già dal prossimo 28 febbraio, in assenza di una previsione esplicita.
L’orientamento più plausibile va quindi nella direzione di un adempimento da attivare a partire dal prossimo anno, per le somme relative al 2018. In ogni caso non sarà l’Anac a emanare le linee guida, riguardando la legge soggetti privati sui quali l’Anac non ha alcun titolo per intervenire.
 

Resta comunque il dubbio per il quale il Forum del Terzo Settore ha più volte interpellato il MISE negli ultimi mesi senza ottenere una risposta chiara e soddisfacente.



Venerdì 16 Febbraio 2018